martedì 29 gennaio 2013

A proposito del libro


L’anno scorso e in particolare le ultime settimane sono stati così importanti che non si possono lasciare sotto silenzio, così abbiamo deciso di riprendere in mano il libro e aggiungere qualche capitolo.
Nella precedente stesura, che avevamo dichiarato ormai conclusa, avevamo terminato il racconto nel momento in cui Sara ed io ci eravamo conosciute e avevamo deciso di scrivere la sua storia.
Poi ci sono stati l’apertura del blog e gli articoli sui giornali tramite i quali siamo entrati in contatto con tante persone e non poche di queste, in un modo o nell’altro, hanno dato un aiuto a Sara, mentre lei stessa ha potuto essere di conforto ad altre.
Un mondo di solidarietà che riscalda davvero il cuore.
A questo aggiungiamo San Candido, dove Sara sta godendo gli ultimi giorni di vacanza per lei terapeutica e dove probabilmente si trasferirà per iniziare una nuova vita salubre e “a due”.
All’orizzonte ci sono anche altre importanti novità che andranno a beneficio dei malati di M.C.S.: ora è presto annunciarle ma teniamo le dita incrociate…
Sembra proprio di comporre uno di quei puzzle che piacciono tanto a Sara dove le tessere si inseriscono al posto giusto, solo che questa è vita vera.
Potevamo escludere tutto questo dal libro? Certo che no.

Patrizia

martedì 22 gennaio 2013

Libera di...


Finalmente scrivo da San Candido.
Guardo fuori dalla finestra, la neve fa da cornice al monte Baranci e nella mia testa si sta insinuando la voglia di imparare a sciare, sembra così divertente vedere gli altri...
Oggi la mia parola chiave è “indipendenza”; era da mesi che la desideravo e la sognavo e ora eccomi qua ad averla senza grossi problemi.
Esco a fare la spesa, finalmente posso scegliere io cosa comprare, mangiare e dove andare.
Chi non l’ha mai persa non può capire cosa sia, in molti la sottovalutano e la danno per scontata, io non do più niente per scontato, mi godo e assaporo ogni attimo che la vita mi dona.
Perfino scegliere cosa mettere nel piatto fino a pochi mesi fa era per me un lusso.
La libertà di uscire quando lo desidero è incomparabile, straordinaria ed emozionante, i miei occhi hanno ripreso vita.
La neve continua interminabile a scendere e mentre infilo gli stivali per non bagnare i piedi  la mia unica preoccupazione è di non bagnare i capelli altrimenti mi tornano mossi...

                                                         Sara

martedì 15 gennaio 2013

Mi sento viva, all'improvviso...


Il nostro primo puzzle insieme
Eh, sì, c’è di più.
Quando s’incontra un lui (o una lei) che piace molto, ci si chiede quali emozioni possano suscitare un suo abbraccio, un suo bacio, ci si immagina di stringerlo a sé e si sogna la magia di quel momento.
Non pensavo che per me tutto questo fosse ancora possibile.
Invece è arrivato lui, Marco, che mi ha messo nella condizione di poterlo abbracciare e baciare, di sentirmi protetta dal calore delle sue braccia e di vivere momenti unici ed emozionanti.
Mentre ero intenta a proteggermi per non farmi male, mi sono ritrovata non so come a sentirlo parte di me.
Marco mi si è avvicinato in punta di piedi e quando ci siamo incontrati tra noi è scattata la scintilla che in un attimo ha trasformato tutto.
È la persona migliore che potessi conoscere, il mio piccolo miracolo, la conferma che nella vita bisogna sempre credere che tutto sia possibile.

Grazie, amore mio! Ti amo.
                                                                           Sara

martedì 8 gennaio 2013

Un pieno di emozioni


Oggi voglio ringraziare le numerose persone che mi hanno dimostrato solidarietà e affetto in queste ultime settimane.
A breve partirò per la mia agognata montagna. Per questo devo ringraziare un giovane imprenditore dell'Isola bergamasca che vuole rimanere anonimo e che ha prenotato un soggiorno di 15 giorni a San Candido per me, mia mamma, mio fratello e la mia cagnolina.
Quando tornerò a casa lo farò con il cuore leggero perché a giugno ripartirò per tornare in quella che per me ormai è diventata una seconda casa. Infatti  il sindaco di San Candido, Werner Tschurtschenthaler, messo al corrente della mia storia, mi ha offerto una settimana sulle sue montagne. Vorrei veramente che potessero leggere nel mio cuore per capire la gratitudine che provo per loro.
Colgo l'occasione di ringraziare anche i titolari del Wachtler residence che, grazie alla loro attenzione e sensibilità, rendono possibile il soggiorno anche a persone con la mia particolare patologia.
Poi ci sono stati i graditissimi regali degli amici che ringrazio tantissimo, senza dimenticare i doni di persone meravigliose che non conosco, ma che hanno comunque trovato il modo di farmi sentire il loro affetto,  Laura e il suo compagno per esempio.
Qualche giorno fa poi mi è stato consegnato tramite pacco postale un puzzle raffigurante una bellissima montagna. Sono rimasta di stucco: ero e sono veramente felice. Ringrazio  Marcello, Laura e Fabrizio: non avete idea dell'emozione che mi avete dato.
Inoltre ringrazio il mensile Ok salute e benessere che nel mese di gennaio ha dato voce alla mia storia, l'Eco di Bergamo che non ha perso occasione per dedicarmi un altro articolo e inoltre il quotidiano Alto Adige che ha raccontato di me.
Infine un grazie va a Claudia detta Clo,  voglio farle sapere che anche se mi faccio un po’ desiderare tengo molto alla sua amicizia.
Ciò che è successo è stato veramente molto emozionante e inaspettato, ma quando credi che tutto sia troppo accade qualcosa di ancora più eclatante. Infatti c’è molto di più, una storia che merita un post tutto per sé…

Sara

venerdì 4 gennaio 2013

Buon compleanno, papà


Ci sono giorni in cui guardo la tua foto e sorrido, altri in cui mi manchi da morire, il dolore che hai lasciato dentro di me mi devasta, mi distrugge.
Mi chiedo dove sei, se stai bene, se ogni tanto mi vieni a trovare... a proteggere.
Il sei gennaio è il tuo compleanno e non posso fare a meno di pensare a cosa avremmo fatto se fossi ancora qui.
Mi sembra ieri quando venivi a prendermi a scuola, quando il sabato sera non andavi a letto se non ero tornata a casa, quando mi sono svegliata dopo un’operazione e tu eri lì, con me.
Tu mi hai insegnato l'amore incondizionato, a rialzarmi dopo ogni caduta, a non mollare mai, ad avere sempre fede e a rincorrere i miei sogni fino alla fine. Ma soprattutto mi hai insegnato che sbagliare è umano ma perdonare è meglio.
Spero che ovunque tu sia ti arrivi il mio pensiero...
Buon compleanno, papà 
                                                                                                             Sara