mercoledì 18 settembre 2013

Ancora un grazie

Alla Festa del Volontariato di domenica ci sarà un banchetto che distribuirà questo volantino in quanto con grande generosità i Volontari Assistenza Malati e Anziani in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Calusco d'Adda hanno deciso di aiutarmi a raggiungere il mio sogno.
Chi vuole può leggere questo link nel quale, riassumendo la mia storia, è stato definito il   progetto: https://docs.google.com/document/d/1_tYFHnvha8UuBtSjmLu_2GV_nmcjRfhOhlwCPRmMn1s/edit?usp=sharing

Mi piacerebbe tanto poter essere presente per ringraziare tutti di persona. Purtroppo non posso farlo, ma nel mio cuore c'è tutta la mia riconoscenza. Grazie, spero di poter presto trasferirmi a San Candido ed essere di aiuto a tutti coloro che soffrono della mia stessa patologia.
Sara

martedì 17 settembre 2013

GRAZIE!

Nella vita bisogna sempre avere fede e credere che tutto possa cambiare per il meglio. 
Le cose hanno ripreso ad andare per il verso giusto. Quando vivi la vita con atteggiamento positivo, apprezzando ogni singolo giorno, la vita ti restituisce sempre più cose per le quali esserle grato. Io l'ho sempre pensata così. 
E come non dare peso a questa affermazione quando ti capitano dei  piccoli, grandi miracoli?
In settimana l'associazione Sbirrando di Calusco d'Adda mi ha regalato un soggiorno a San Candido, che farò sicuramente a ottobre. Quando mi hanno chiamato per dirmelo mi sono emozionata.  È  stata grande la sorpresa per un gesto veramente inaspettato, un immenso e sentito GRAZIE!!!
Un altro ringraziamento speciale va all'associazione “Progetto per la vita onlus”, che mi ha dato un graditissimo aiuto economico...GRAZIE!!!.
Inoltre il comune di Calusco d'Adda (GRAZIE di cuore), domenica 22 settembre in occasione della Festa del volontariato ha organizzato una raccolta fondi per potermi aiutare. Ringrazio fin da ora quanti parteciperanno a questa iniziativa.
Il pensiero di tanta solidarietà nei miei confronti mi illumina le giornate e aumenta la speranza di poter realizzare il sogno di trasferirmi a San Candido. L’ho sempre detto: sono fortunata.
E infine, GRAZIE a mia mamma Fiorenza, mio fratello Alessandro, al mio fidanzato Marco... (vi AMO più di ogni altra cosa al mondo), e a tutte quelle persone che, se pur nell'ombra, mi stanno aiutando a realizzare il mio sogno di tornare ad avere una vita normale.
                                      Sara


lunedì 9 settembre 2013

La storia di Francesca

Alcuni giorni fa l'Eco di Bergamo ha pubblicato un articolo che parla di Francesca, un’altra ragazza che come me soffre di M.C.S.
Grazie al quotidiano, aveva conosciuto la mia storia e scoperto il notevole miglioramento che avevo avuto con una breve vacanza a San Candido.
Mi aveva quindi contattato per avere maggiori informazioni. Le avevo confermato i benefici della mia cura alternativa, San Candido appunto, di come là riuscivo a uscire, a muovermi in mezzo alla gente, a mangiare e come i sintomi sparivano lentamente uno dopo l'altro.
Le avevo detto che il mio sogno è quello di andare a vivere là per poter riprendere ad avere una vita quasi normale.
Ora io e Francesca condividiamo lo stesso sogno.
Dopo aver passato lei stessa un periodo di vacanza in Val Pusteria, ha riscontrato gli stessi miei miglioramenti, riconoscendo come me San Candido come una cura efficace.
Quando ho letto l'articolo mi sono emozionata fino alle lacrime.
Mi ha fatto sentire ancora utile.

Sara

martedì 3 settembre 2013

Una giornata diversa... ma non troppo

Sabato scorso, per  il compleanno di mia sorella, sono andata al bar a due passi da casa mia dove andavo ogni tanto a prendere un caffè quando lavoravo.
L'ho potuto fare perché, almeno fisicamente, mi sentivo molto meglio rispetto ai giorni precedenti. Come morale, invece, ultimamente non va tanto bene, mi sento triste, persa e sola. Ci sono giorni che devo sforzarmi di trovare le forze per andare avanti e affrontare un altro giorno. Il mio stato d'animo è ko anche se cerco di nasconderlo a chi mi sta vicino .
Tornando al compleanno, munita di mascherina, guanti e tanto coraggio mi sono vestita con jeans, maglietta sfiziosa, calzine di cotone e scarpe col tacco: mi sentivo tanto carina e tanto normale.

Sono stata via ben due ore e mi sembrava un sogno. Anche se fegato e reni mi facevano malissimo, io sorridevo e facevo finta di niente, perché era la mia serata di normalità dopo mesi di clausura.
Non contenta, finita la festa e ormai piegata dai dolori, ho messo piede nel negozio da parrucchiera che ora è di mia sorella.
Mi sembrava di essere Pinocchio nel paese dei balocchi e per un attimo ho rivisto la mia vita com'era prima.
Katia mi dice sempre di non rimpiangere il passato ma di essere grata per quello che ho adesso, la vita cambia e bisogna imparare a fare tesoro di quello che ancora si ha.
Però in questi momenti è difficile.
Quando sono tornata a casa, avevo male ovunque, acidità di stomaco, nausea, ma l'unico vero dolore che ho sentito è stato quello che avevo nel cuore.
Emotivamente è stato come perdere tutto di nuovo. Grazie al cielo c'era Katia che mi ha dato il suo solito affettuoso sostegno in una lunga telefonata.
È difficile parlare di queste cose, soprattutto per me che ho sempre cercato di essere positiva in tutto e per tutto, ma sono in un periodo in cui mi sento veramente bisognosa di aiuto. Mi sento persa e ho paura.
 Sara

Nella foto: Senza mascherina, un solo attimo, per una foto ricordo con mia mamma