lunedì 13 aprile 2015

Io sono positiva ma, a volte, che fatica!

Il soggiorno a San Candido procede bene. Ho preso la residenza da qualche mese e spero che il trasferimento diventi definitivo. Mio fratello sta ancora cercando lavoro in Val Pusteria, è ormai qualche mese che mandiamo in giro il suo curriculum, ma per ora non è saltato fuori ancora niente, spero sempre in un intervento divino. Anche Marco sta cominciando a guardarsi in giro.
Il mese prossimo ho la visita per il rinnovo dell'invalidità e sono un po’ preoccupata, ho sempre paura che qualcosa possa andare storto. Essendo la M.C.S. una malattia genetica non capisco il rinnovo ma va bene lo stesso.
Sono migliorata da quando abitavo a Calusco ma non così tanto da poter stare da sola, necessito ancora di un’assistenza continua e tante situazioni incerte mi mandano in crisi. Ho paura perché vorrei avere qualche certezza. Senza il rinnovo dell'invalidità e l'accompagnamento non potrei continuare a vivere qui nonostante l'aiuto del comune di Calusco. Non sono in grado di lavorare è questo lo trovo frustrante. Cerco di sorridere e fare finta di niente, voglio continuare ad avere un atteggiamento positivo e credere che tutto andrà bene.
Ciò che mi rende felice è che ho passato dei giorni meravigliosi in compagnia di Alex e di Marco che sono venuti qualche giorno a farmi compagnia nel periodo delle feste pasquali.
Ed è a questo che penserò in questi giorni per sorridere a chi mi sta accanto
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                                                      Sara

mercoledì 1 aprile 2015

Mcs, questa sconosciuta!

Dopo giorni di mal di testa e vomito, finalmente ora mi sento meglio.
A volte mi chiedo a cosa siano dovuti questi malesseri, poi mi guardo intorno e scopro che c'è sempre una ragione. Questa volta, probabilmente, è per via di alcuni lavori che hanno fatto in una casa vicina alla mia. Purtroppo non sempre le persone capiscono la gravità di questa patologia, pensano che se non avvisano dicendo prima le cose che devono fare, come imbiancare, ristrutturare o cose simili, noi non ce ne accorgiamo. In realtà oltre che stare male ci mettono anche in condizione di non poterci proteggere correndo ai ripari.
Ecco perché ho sempre chiesto gentilmente ai miei vicini di avvisarmi prima di fare determinati lavori, forse la prendono come un'intromissione nelle loro vite, io chiedo solo di mettermi in condizione di proteggere la mia. Se l’avessi saputo prima, infatti, avrei cercato di stare lontano da casa il più possibile con passeggiate o altro.
Le conseguenze che mi porto ancora addosso infatti sono debolezza, stanchezza, difficoltà a digerire, sangue nelle urine e forti dolori. Questi sintomi in genere mi durano una settimana, dieci giorni.
Voglio concludere, comunque, con un pensiero positivo: chissà mai che a furia di battere il chiodo... 
Nel frattempo, insieme a Patrizia, auguro di cuore a tutti una Buona Pasqua!
Sara