martedì 23 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
Si continua a parlare di MCS
Questa settimana la “penna” l’ho ancora in mano io in quanto Sara
non si è ripresa del tutto. Nei giorni scorsi hanno asfaltato la strada
vicino a casa sua e anche questo potrebbe essere la causa dei suoi malesseri.
Le novità sono due: è uscito l’articolo su Natural Style, per
il quale ringraziamo la giornalista Anna Tagliacarne e la redazione, e il
contatto di una nuova amica, Donata. Anche lei malata di Mcs, ci ha conosciuto
tramite il libro e ci ha mandato copia della lettera che ha inviato alla Regione
Lombardia e a Ecp Cittadinanzattiva (v. sotto). Ricordiamo nel frattempo la raccolta firme
di Albina Alghisi di cui abbiamo parlato
nel post del 26 maggio scorso.
Patrizia
Regione Lombardia,
D. G. Sanità
Piazza Lombardia, 1 –
20124 Milano
Epc Cittadinanzattiva
TRIBUNALE per i diritti del malato
Via Rivoli, 4 – 20121
Milano
Chiedo formale
risposta ai sensi della legge 241/90 entro 30 gg dalla presente del perché la
grave patologia della MCS, compresa nelle Malattie Rare, della quale io e molte
altre persone a Milano e dintorni, siamo purtroppo affette
NON SIA RICONOSCIUTA DALLA REGIONE
LOMBARDIA
mentre è
riconosciuta dalla Regione Lazio con legge regionale n. 4 del 28 aprile 2006,
art. 155, che ha riconosciuto la MCS come patologia rara e ha istituito un
centro di riferimento all’Ospedale San Camillo di Roma.
martedì 2 dicembre 2014
In attesa che Sara si riprenda
Sì, sono giorni non buoni questi per Sara. Le tre
presentazioni del libro alle quali ha partecipato avevano già influito
negativamente sulla sua salute. Inoltre è bastata una riparazione alle
tapparelle di casa con l’uso probabilmente di qualche prodotto chimico (anche
se applicato all’esterno dell’abitazione),
per provocarle vomito, forti dolori di testa e l’infiammazione del
trigemino con conseguente gonfiore del viso.
Ora sta cominciando a stare meglio e promette che, appena si
sentirà in grado, risponderà alle numerose mail e messaggi che ha ricevuto.
Si scusa e chiede un po’ di pazienza.
Nel frattempo abbiano ricevuto lusinghieri apprezzamenti da parte di chi
ha letto il nostro libro e sappiamo anche che alcuni lo useranno come regalo di
Natale. Questo ci fa sentire orgogliose e ringraziamo di cuore tutti.
Personalmente, invece, mi sto preparando alla prossima presentazione
del libro che avverrà ad Albenga il 12 dicembre: la prima volta senza
Sara che sarà però presente in un video.
Buona lettura a tutti.
Patrizia
giovedì 20 novembre 2014
Oltre 200 i partecipanti alle prime presentazioni
Da sx: Nathalie Grande, Giuseppe Genovesi, Patrizia Piolatto, Sara Capatti, Angela Barreca |
Quando ho avuto
in mano per la prima volta il libro e l'ho sfogliato, le lacrime hanno
cominciato a scorrermi sul viso. Se devo essere sincera, non credo di essermene
ancora resa conto, ogni volta che lo guardo e leggo il mio nome in copertina mi sembra impossibile, è una sensazione
forte e bellissima.
Ora però, dopo i primi tre incontri che abbiamo organizzato
per la presentazione del libro, devo riguardarmi, devo lasciare che il mio
fisico si riprenda.
Sono molto stanca ma anche soddisfatta, abbiamo complessivamente superato i
200 partecipanti.
Ho fatto nuove conoscenze e ho rivisto persone che non vedevo
da molto tempo, tra le quali la mia cara amica Michela che non vedevo
dall'adolescenza e mio zio Pieralberto
che non vedevo da tre anni.
È stata una bellissima emozione parlare davanti a numerose
persone se pur, in alcuni casi, con
fatica. La M.C.S. è anche questo, l'incognita di organizzare un evento e non
sapere se si è in grado poi di partecipare, e solo al momento si sa come il
corpo reagisce in mezzo a tante persone e in ambienti non sempre idonei.
Voglio
ringraziare tutti coloro che hanno partecipato soprattutto le
persone con la mia stessa patologia perché so quanto può essere faticoso e rischioso per loro. Da parte mia avevo sempre vicino i
miei angeli custodi a proteggermi: Marco, Katia, mio fratello e mia mamma.
Alla presentazione di San Candido sono inoltre intervenuti il
professor Giuseppe Genovesi e la dottoressa Angela Barreca giunti apposta da Roma
per la serata. Mi è dispiaciuto molto che in sala non fossero presenti anche medici dell'ospedale di San Candido, mi avrebbe fatto piacere se si fosse
aperto un dialogo tra il professore e l'ospedale dato che San Candido sta
diventando sempre più un punto di riferimento per molti malati di M.C.S.
Da parte nostra proseguiremo con altre presentazioni: la
prossima sarà ad Albenga il 12 dicembre,
dove sarà presente Patrizia.
Inoltre il prossimo numero di Natural Style dedicherà due
pagine a me e alla M.C.S in un servizio dedicato alle “donne coraggiose”.
Sara
mercoledì 12 novembre 2014
Sara ospite a "La vita in diretta"
Domani, giovedì 13 novembre, Sara torna a "La vita in diretta", la nota trasmissione live pomeridiana di Rai1, ospite di Cristina Parodi e Marco Liorni. Per la seconda volta una troupe televisiva la raggiungerà a San Candido (la prima il gennaio scorso) dove Sara è rientrata dopo la settimana trascorsa a Calusco. Purtroppo al momento non siamo in grado di indicare l'orario esatto in cui si parlerà di M.C.S. Chi fosse interessato, ma non potrà assistere alla diretta, potrà in seguito seguire la registrazione su YouTube.
Per quanto riguarda le due presentazioni della scorsa settimana del libro "La ragazza con gli occhiali di legno", siamo più che soddisfatte della partecipazione in quanto hanno fatto registrare complessivamente circa 160 presenze. Fra queste,
alcune giovani anch'esse malate di M.C.S. interessate a conoscere Sara di persona.
Il prossimo appuntamento sarà sabato 15 novembre a San Candido con la partecipazione straordinaria del prof Giuseppe Genovesi e della dottoressa Angela Barreca.
A presto.
Patrizia
Per quanto riguarda le due presentazioni della scorsa settimana del libro "La ragazza con gli occhiali di legno", siamo più che soddisfatte della partecipazione in quanto hanno fatto registrare complessivamente circa 160 presenze. Fra queste,
alcune giovani anch'esse malate di M.C.S. interessate a conoscere Sara di persona.
Il prossimo appuntamento sarà sabato 15 novembre a San Candido con la partecipazione straordinaria del prof Giuseppe Genovesi e della dottoressa Angela Barreca.
A presto.
Patrizia
mercoledì 29 ottobre 2014
Ci vediamo a Calusco e a Merate
Ed eccolo, finalmente, il nostro libro. Possiamo toccarlo, sfogliarlo, leggerlo... è un'emozione che vorremmo condividere con chi ci ha seguito in questi mesi. Lo faremo in due sedi: a Calusco e a Merate la prossima settimana.
A Calusco saremo mercoledì 5 novembre alle 21, presso la Sala civica di viale dei Tigli (ex chiesina). Con noi ci saranno Francesco Danilo Riva, consigliere delegato ai Servizi sociali e presidente dell'Azienda Autonoma Speciale Consortile dell'Isola Bergamasca e della Bassa Val San Martino; Renato Consonni, dell'Associazione Volontari Assistenza Ammalati e Anziani Onlus; Gianluigi Biffi, bibliotecario, Pierantonio Merlini e Alfredo Battista che ci accompagneranno con brani musicali.
A Merate, sabato 8 novembre, alle 17.30 in Villa Confalonieri, Viale Garibaldi ci sarà con noi Annamaria Vicini, giornalista e blogger, e Giuseppina Spezzaferri, assessore alla Cultura del Comune di Merate, che ci ha concesso il patrocinio.
La partecipazione di Sara, come vedete, è stata definita "straordinaria" perché lo è ed è facile capirne il motivo. E' grazie a questi mesi passati a San Candido che si sente in grado di stare in mezzo alla gente, non per molto e con le dovute cautele, ma sicuramente è un bel risultato. A questo proposito ringraziamo tutti coloro che parteciperanno ai nostri incontri evitando di indossare profumi, deodoranti e altro che potrebbero nuocerle.
A presto
Patrizia
A Calusco saremo mercoledì 5 novembre alle 21, presso la Sala civica di viale dei Tigli (ex chiesina). Con noi ci saranno Francesco Danilo Riva, consigliere delegato ai Servizi sociali e presidente dell'Azienda Autonoma Speciale Consortile dell'Isola Bergamasca e della Bassa Val San Martino; Renato Consonni, dell'Associazione Volontari Assistenza Ammalati e Anziani Onlus; Gianluigi Biffi, bibliotecario, Pierantonio Merlini e Alfredo Battista che ci accompagneranno con brani musicali.
A Merate, sabato 8 novembre, alle 17.30 in Villa Confalonieri, Viale Garibaldi ci sarà con noi Annamaria Vicini, giornalista e blogger, e Giuseppina Spezzaferri, assessore alla Cultura del Comune di Merate, che ci ha concesso il patrocinio.
La partecipazione di Sara, come vedete, è stata definita "straordinaria" perché lo è ed è facile capirne il motivo. E' grazie a questi mesi passati a San Candido che si sente in grado di stare in mezzo alla gente, non per molto e con le dovute cautele, ma sicuramente è un bel risultato. A questo proposito ringraziamo tutti coloro che parteciperanno ai nostri incontri evitando di indossare profumi, deodoranti e altro che potrebbero nuocerle.
A presto
Patrizia
giovedì 16 ottobre 2014
Sempre più emozionata
Finalmente ci siamo, conto i giorni che mi separano dall’uscita
del libro. Non vedo l'ora di poterlo tenere in mano e sfogliarlo. Non posso
ancora credere che tutto questo sia vero. Nel frattempo mi preparo
psicologicamente per tornare a casa per le presentazioni che terremo a Calusco
e a Merate i primi di novembre.
Marco mi dice che non vede l'ora che tutto sia finito:
“Immagino come sarai lunatica in quei giorni” mi dice scherzando, anche se non
so quanto scherza.
Io mi sento sempre più emozionata.
È la stessa emozione che avevo quando ho aperto il negozio di
parrucchiera, ho la sensazione che tutto sia possibile, mi sento viva.
Ultimamente le cose non sono andate un granché bene, mi preoccupa il pensiero di dover tornare a casa se mio fratello non trovasse un
lavoro qui in Trentino.
Ma poi quando vedo quello che sto facendo con Patrizia, ossia
pubblicare un libro, mi rendo conto che i sogni possono diventare realtà.
Sono fortunata ad avere un compagna di viaggio come Patrizia,
senza di lei
questa fantastica avventura non sarebbe neanche partita.
Voglio ringraziare Francesca e “Il giornale di Merate” per
aver pubblicato un articolo che parla di me, del libro e soprattutto della
malattia.
Sara
giovedì 9 ottobre 2014
M.C.S. vs sfiga: un bel match!
Ci sono giorni in cui quasi dimentico di avere la M.C.S. ma
in altri, soprattutto quando i pianeti ti remano contro, che non posso proprio
non pensarci.
Ieri è stata una giornata per l'appunto “sfortunata”.
Qui in Alto Adige c'è un negozio che vende frutta, verdura e
molteplici alimenti biologici
comodissimo, essenziale per chi come me fatica a muoversi liberamente, che
consegna la spesa a domicilio una volta alla settimana.
Già dal mattino è cominciata storta, quando aprendo la porta
di casa mi sono resa conto che la negoziante si era clamorosamente dimenticata
di me lasciandomi senza spesa settimanale.
Non essendo questo uno dei miei periodi migliori, non ce la
faccio a recarmi a fare la spesa, devo per forza fare con quello
che ho in casa, quasi niente.
Demoralizzata e frustrata apro le finestre per cambiare
l'aria in casa, ma devo chiudere immediatamente perché stanno concimando con il
letame e l'aria mi risulta irrespirabile.
Non contenta, mentre aiuto mia mamma a pelare una zucca per
la cena, mi taglio un dito con il
coltello, sciacquo la ferita sotto l'acqua: più d quello non posso fare, non
posso né disinfettarlo né mettere un cerotto.
Ma il top arriva poco dopo quando, inciampando, sbatto il piede
sull'angolo del divano stortando
l'anulare del piede.
La disperazione e la paura si sono in un secondo impadroniti
di me, spero con tutto il cuore che non si sia rotto o lussato, in tal caso non
potrei comunque fare niente.
Ecco cosa vuol dire avere la Sensibilità Chimica Multipla,
vuol dire che piccoli problemi che fanno parte della vita quotidiana di ogni
persona diventano muri insormontabili, vuol dire non potersi curare piccole
ferite, né tanto meno fratture. Vuol dire pagare in prima persona gli errori di
distrazione degli altri non potendo comunque metterci rimedio.
L'unica cosa che posso fare è separare che domani sia un
giorno migliore e cercare nuove e succulenti ricette con la zucca, dato che di
quelle in casa ne ho abbastanza per una settimana.
Sara
giovedì 2 ottobre 2014
E' partito il countdown
Ebbene sì, siamo proprio arrivati al countdown…
Finalmente il nostro libro “La ragazza con gli occhiali di
legno” sarà in libreria dal prossimo 30 ottobre edito da Anordest edizioni.
Siamo soddisfatte ed emozionate, ma anche indaffarate. Stiamo
infatti organizzando la presentazione del libro in varie località. Le prime
saranno Calusco, Merate, San Candido. In quest’ultima ci sarà anche la
partecipazione del prof Genovesi e della dott.ssa Barreca del policlinico
Umberto I di Roma.
Sono passati due anni e mezzo dall’inizio del nostro
progetto, nel frattempo sono successe tante cose – quasi tutte positive - delle
quali vi abbiamo tenuto al corrente con i nostri post e nell’aria ci sono anche
altre novità per chi soffre di M.C.S. Teniamo le dita incrociate affinché si
concretizzino.
Sara e Patrizia
martedì 23 settembre 2014
Grazie, Calusco!
L'autunno è arrivato e qui in
Val Pusteria il clima comincia ad essere freddo e asciutto.
Spero che Marco venga a
trovarmi presto, così da potermi scaldare nel suo abbraccio. Sì, perché oltre al cambiamento climatico, sento la mancanza delle
persone che amo, per questo a volte divento malinconica ma allo stesso tempo sono felice di
godere dei benefici di questa lunga vacanza in Trentino.
Con l'aiuto delle persone che
mi sostengono è quasi un anno che vivo a San Candido, e di ciò devo
ringraziare l'Associazione Volontari Assistenza
Ammalati e Anziani di Calusco
d'Adda, l'assessore Danilo Riva e il Comune di Calusco d'Adda che l'anno scorso
hanno deciso insieme di far partire il progetto “Sollievo Sara” di cui hanno parlato anche sull’ultimo informatore comunale.
Un grazie ancora di cuore a
tutti.
Sara
lunedì 8 settembre 2014
Rieccomi
In molti mi chiedono... Che fine hai fatto? Stai bene?
Quando mi pongono la prima domanda, scherzando rispondo che
sono troppo impegnata a vivere per accendere il pc.
In realtà da quando sono qui a San Candido le giornate mi
volano, devo imparare di nuovo a gestire il mio tempo.
Arrivo a sera senza rendermene conto. È una sensazione che
non ricordavo più.
C'è stato un po’ di sconforto ad agosto in quanto per le
strade, per le vie del centro e nei negozi c'era talmente tanta gente che quasi
mi risultava impossibile uscire di casa, le rare volte che mi sono permessa di
farlo (evitando comunque i negozi) il giorno dopo lo passavo a letto con il mal
di testa, vomito e dolori ovunque. Stavo male, ma poi mi ricordavo che quando
lavoravo mi capitava spesso di recarmi in negozio in quello stato. Si dice che
l'uomo sia in grado di adattarsi a molteplici situazioni, mi rendo conto solo
ora che il mio corpo si era “adattato” al dolore.
Anche in questa occasione però il tempo mi è volato, perché,
se pur in casa, stavo comunque bene, passavo le giornate a leggere, a cucinare,
sul balcone a respirare aria fresca, posso dire che qui la mia vita è
completamente cambiata.
Quando mi guardo allo specchio finalmente mi vedo!!!
Mi sento piano piano tornare quella di prima, anche se so che
la strada è ancora lunga perché la M.C.S. è come un capo prepotente, ti insegna
le sue regole e quando non le rispetti ti punisce duramente.
Sara
martedì 8 luglio 2014
Ne "La voce degli affetti" c'è anche la vostra
Patrizia
martedì 10 giugno 2014
Questione di fiducia
La fiducia è un sentimento importante che ci guida nel
percorso della nostra vita.
La fiducia la si dona alle persone che amiamo, alle amicizie,
a uno sconosciuto quando ci fermiamo per strada a chiedere un’informazione, la
diamo ai mezzi di informazione quando ascoltiamo le notizie di un telegiornale.
Tutto ciò che avevo costruito e tutto ciò che ero sono stati
spazzati via tre anni fa come un castello di sabbia da un’onda anomala.
Mi sono sentita tradita dall'aria che respiravo, dal lavoro
che con amore e passione svolgevo quotidianamente, dal cibo che mangiavo,
dall'acqua che bevevo...
A un certo punto della mia vita tutto ciò che facevo mi
faceva stare male.
Ho dovuto rinchiudermi da sola in una stanza per riuscire a
sopravvivere.
Il mondo che conoscevo mi aveva tradito.
Si dice che quando uno specchio si rompe sia impossibile
farlo tornare come prima… a volte capita anche nella vita: invece di aggiustare
una situazione occorre trasformarla, semplicemente.
Se si prende un uovo e lo si rompe non tornerà a essere
l'uovo di prima ma si può trasformare in un delizioso plumcake o in una
dolcissima crema, basta aggiungere l’ingrediente giusto in più. La vita non è
solo bianco e nero, le varie sfumature rendono il mondo colorato e degno di
essere vissuto.
Io sto cercando di trasformare la mia realtà facendo pace con
il mondo. La mia fiducia verso di lui si rafforza sempre più da quando vivo su
queste bellissime montagne e a ogni passo in avanti che faccio con la mia
salute. E ringrazio chi mi è accanto in questo percorso.
Sara
Grazie Claudia (Meri&Clo) e grazie Viola Azzurra !!!
lunedì 26 maggio 2014
Raccolta firme per l'M.C.S.
Albina (Alghisi di Verolanuova)
è una dei cinquemila italiani costretti a vivere isolati dal mondo esterno. In
questi termini parla di lei l’articolo apparso su “Gente” del 27 maggio.
E naturalmente si parla di M.C.S.
Non sono poche quindi le
persone che ne soffrono e a queste occorre aggiungere chi ha l’M.C.S. e non sa
di averla. Magari ha dei disturbi “strani” e dei gravi malesseri per i quali
nessun medico ha saputo dare la diagnosi giusta, come è successo per anni a
Sara e ad Albina…
Per molte istituzioni sanitarie
la Sensibilità Chimica Multipla è ancora una malattia inesistente, non
riconosciuta. Questo comporta per i malati un problema economico non
indifferente, costretti, pur non avendo spesso la possibilità di un lavoro, a
pagare tutto di tasca propria, dalle apparecchiature costose per purificare
aria e acqua, alle cure, fino agli alimenti biologici. Per aiutare Albina e
tutti i malati di M.C.S. si è attivata una catena di solidarietà per la
raccolta di firme affinché anche in Lombardia, come in poche, purtroppo, altre regioni
italiane, sia riconosciuta l’M.C.S.
Alleghiamo il modulo per la
raccolta firme da inviare, una volta compilato, a Albina Alghisi via San Martino 2/b
Cadignano di Verolanuova 25028 (Brescia). Chi fosse interessato invece ad una bozza di delibera comunale per sostenere la stessa finalità e/o avere la lettera di petizione per la Regione Lombardia può richiederli direttamente all'indirizzo mail di Sara.
giovedì 17 aprile 2014
TRE BELLE NOVITA’
Non potrebbe essere Pasqua migliore per noi in quanto
abbiamo da annunciare tre belle novità.
La prima è che ho appena rivisto Sara in quanto è rientrata
per qualche giorno a Calusco. Ho potuto così verificare che la cura “San Candido”
le ha fatto veramente bene. E’ migliorata al punto che è riuscita anche qui da
noi a uscire di casa, sempre con la mascherina, ovviamente. È comunque un passo
avanti notevole e riconferma la sua volontà di trasferirsi definitivamente in
Trentino insieme alla sua famiglia. Se non esagera nello sfidare l’M.C.S. (cosa
che ogni tanto fa presa dall’entusiasmo e dalla voglia di libertà) mantenendo
uno stile di vita consono alla sua malattia, potrebbe condurre una vita quasi
normale.
L’altra bella notizia è che abbiamo firmato il contratto per
la pubblicazione del libro “La ragazza
con gli occhiali di legno” con la casa
editrice Anordest, di Treviso. Se tutto va come dovrebbe,sarà in
libreria dal prossimo mese di ottobre. Siamo quindi a due passi dal
raggiungimento del nostro scopo: una pubblicazione per far conoscere
l’M.C.S. e, visto che è una malattia
strettamente legata all’inquinamento, per far riflettere sulla cura che
dovremmo avere per l’ambiente in cui viviamo e che dovrà accogliere le future
generazioni.
La terza, infine, è l’arrivo nella mia famiglia di Roy,
cucciolo di boxer, di due mesi e mezzo. È una birba, ma anche tanto tenero,
come tutti i cuccioli, ed è fondamentalmente buono (nella foto in braccio a Sara quando hanno fatto
reciproca conoscenza). Dopo la triste esperienza con Alissa, è più che mai il
benvenuto.
Da noi, quindi, Buona Pasqua a tutti.
Patrizia
domenica 16 marzo 2014
Quando un semplice viaggio diventa un ostacolo insormontabile
Qualche mese fa ho conosciuto
Elena (mi aveva contattato dopo aver letto la mia storia sull'Eco di Bergamo),
anche lei colpita dalla mia stessa
malattia, la Sensibilità Multipla Chimica.
Dopo aver appreso che a San
Candido stavo decisamente migliorando, si
è decisa a venire a provare
questa miracolosa cura anche lei.
Si è subito attivata per
cercare un appartamento, ma non è facile trovare casa in queste zone,
soprattutto quando si hanno delle determinate esigenze come le nostre: non deve
essere su una strada particolarmente trafficata, non vicino alla stazione, non
deve essere ristrutturata da poco e così via per altre molteplici limitazioni.
Quando a gennaio nello stabile dove abito adesso si
sono liberati due appartamenti, lei ne ha preso subito uno.
Elena abitava quasi a metà
strada tra Roma e Napoli e fisicamente non era in grado di fare un viaggio così
lungo senza un’assistenza medica.
Ha chiesto ad ASL,
associazioni della sua zona e privati un’autoambulanza o comunque un mezzo di
trasporto con un medico a bordo che la potesse portare fino a San Candido;
all'inizio tutte accettavano ma appena venivano a conoscenza dei rischi che la
malattia poteva causare si tiravano indietro.
Poi finalmente, dopo due mesi
di ricerca, un’associazione le ha messo a disposizione un’autoambulanza con un
medico a bordo. Lei era emozionata e spaventata, finalmente aveva una data,
tutto era pronto ma due giorni prima di partire il medico, informandosi meglio
sulla patologia di cui soffre, si è tirato indietro perché non se la sentiva di
prendersi una responsabilità del genere. Anche in questo caso il viaggio è
stato annullato, ma quando hai già una
data e stai contando le ore la delusione
è doppia.
Poi mio fratello Alessandro mi
diede l'idea di consigliarle di chiamare la Croce Bianca di Calusco d'Adda dove
lui fa volontariato da diversi anni.
Calusco d'Adda conosce molto
bene questa malattia, infatti è grazie all’aiuto di Amministrazione comunale,
associazioni e concittadini del mio paese se mi è possibile stare qua.
Ed ecco la sorpresa: senza
troppo scomporsi hanno preso subito in mano la situazione e nell'arco di qualche
giorno si sono organizzati per portarla in Val Pusteria.
Quattro volontari, compreso
mio fratello, più un medico si sono fatti quasi 2000 km in meno di 48 ore per
poter permettere a Elena di tornare a vivere.
Voglio ringraziare di cuore la
Croce Bianca di Calusco d'Adda che si è presa la responsabilità di
aiutare una persona malata.
Sara
lunedì 3 marzo 2014
La triste storia di Alissa
Alissa sul suo tappetino di casa |
Questa è la storia di Alissa, da me presentata 15 giorni fa in facebook con il soprannome di Rooth. Permettetemi per una volta di fare un'eccezione a quella che è la finalità di questo blog e ve la racconto. Oggi 3 marzo Rescue Boxer La fenice, associazione
con la quale avremmo dovuto fare l’adozione, è venuta a riprenderla perché ...
Il problema è nato dal fatto che Ali è abituata a fare i suoi bisogni sul
pavimento o sul selciato e non
nell’erba. Quindi dopo due notti
tragiche nelle quali ha invaso lo studio di escrementi dall’odore nauseante ballandoci anche dentro, per questioni di igiene avevo deciso di farle trascorrere la notte nei locali sotterranei e, ingenuamente, ne ho
informato l’associazione. Non l’avessi mai fatto. Sabato scorso, giornata di
pioggia come diverse in questo periodo, è venuta a sorpresa una volontaria a
vedere il luogo dove dormiva Alissa e l’ha catalogato UMIDO E SENZA
RISCALDAMENTO, QUINDI INADEGUATO. Tanto
umido e freddo che mio marito vi ha passato una vita ad incidere acqueforti (e
quindi stando fermo al banco) senza avere avuto mai problemi di reumatismi
né di banali raffreddori. Fra l’altro,
anche in casa il riscaldamento di notte è spento.
Alissa è stata rifiutata da un allevamento perché più piccola della norma e poi presa in carico da La fenice.
Quando l’abbiamo ritirata a Parma, aveva un odore
nauseante e la prima cosa che ho fatto è stata quella di fermarmi a comprare una schiuma apposita e solo dopo diverse pulizie, alle quali lei sottostava bravissima, l'odore è diventato accettabile. Inoltre era sottopeso. Le abbiamo fatto fare una visita
dal veterinario e l’esame delle feci (queste ultime non erano state fatte da La
fenice) e sono stati riscontrati parassiti nell’intestino che abbiamo curato
con apposita terapia, con la speranza che oltre all’odore nauseante delle feci anche la magrezza dipendesse da quello. In
effetti mangia molto ma non assimila, quindi il passo successivo sarebbero
state altre analisi.
Ho parlato telefonicamente con la psicologa messa a
disposizione dall’associazione per trovare dei trucchi per abituare Ali a fare
i bisogni sul prato; dopo alcuni consigli telefonici mi ha chiesto la mail per
mandarmi altri suggerimenti che però non ho mai ricevuto.
Ora Alissa, che ha vissuto i suoi primi 18 mesi in
situazioni impensabili (così mi è stato detto), subirà un altro trauma perché sono
convinta che LEI in cuor suo ci aveva già adottati.
Noi abbiamo avuto tre cani e sono stati sempre bene.
Quando abbiamo avuto dei cuccioli non ne abbiamo dato uno a un tizio che voleva
tagliargli le orecchie e la coda… mi sembra una motivazione più plausibile,
oltre tutto l’abbiamo deciso PRIMA di consegnarglielo.
A quanto ho sentito non è il primo caso di associazioni che
dicono di dare cani in adozione e si comportano così. Alla fine la morale è che non
mi rivolgerò mai più a questo tipo di associazioni ma ad un regolare
allevamento. Peccato!
Ciao Ali, buona fortuna.
Patrizia
mercoledì 26 febbraio 2014
In mezzo a tanta neve
Sono passati quattro mesi e mezzo da quando sono arrivata qui
a San Candido, in tre dei quali ha sempre nevicato.
C'è talmente tanta di quella neve che sembra non debba mai
andare via.
Per rimanere in tema ho fatto un puzzle con un ruscello
coperto di neve.
Il paesaggio è mozzafiato, la montagna è bellissima sia
d'estate che d'inverno con le sue sfumature e i suoi colori. L'altro giorno ho
visto un piccolo cervo nascosto dietro agli alberi e mi sono emozionata.
Le persone sono deliziose. In questi giorni un vicino di casa
mi ha liberato la macchina dalla neve, avevo il posto auto delineato dal manto
bianco che ormai si era accumulato tutto intorno, troppa per riuscire a
toglierla da sola, non mi era possibile aprire il baule.
Le giornate sono bellissime. Quando c'è il sole è uno
spettacolo, ne approfitto sempre per
stare all'aria aperta, anche se ormai non vedo l'ora di camminare sui prati verdi e di andare al mio parco giochi
preferito che ora è completamente coperto.
Aspettando l'arrivo della primavera e non solo mi "godo" ancora
un po’ di neve visto che sono previste altre nevicate. Voi potete farlo con gli occhi, guardando questa foto.
Sara
mercoledì 12 febbraio 2014
Buon San Valentino
Nella vita si possono provano molteplici amori: si amano
persone, animali, situazioni, luoghi, sport, lavori.
L'amore è per me il sentimento che manda avanti il mondo.
Quando si ama si vede tutto sotto una luce diversa.
L'amore ti fa fare cose folli, per amore si può andare fino
alla luna e ritorno.
Antoine de Saint-Exupéry ha scritto: “E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha
fatto la tua rosa così importante.”
Io come lui credo che è il tempo che si dedica a ciò che si ama a renderlo così importante e prezioso, perché anche l'amore è un sentimento
che va curato e nutrito quotidianamente, altrimenti si corre il rischio che
appassisca e muoia come una piccola rosa lasciata sola a crescere in un
giardino senza nutrimento e luce.
Il 14 febbraio è dedicato a San Valentino, protettore degli
innamorati. Un giorno dedicato all'amore, un giorno da passare con la
persona amata o a fare ciò che più si ama.
Buon San Valentino Marco, ti amo!
Buon San Valentino a tutti gli innamorati e a tutti coloro
che hanno un amore nel cuore,
che sia una persona, un animale o uno sport.
Sara
lunedì 3 febbraio 2014
La vita in diretta: ad ognuno la sua cura
La settimana scorsa tramite la trasmissione di Raiuno “La vita
in diretta” mi è stata data l'opportunità di condividere la mia storia con i
telespettatori di un’emittente nazionale.
Questo è il link per chi ha perso la puntata o voglia
condividerla o rivederla
(http://www.youtube.com/watch?v=7vBZRYpgr3U&feature=youtu.be).
Il messaggio che ho voluto dare è che non bisogna mai farsi
prendere dallo sconforto; ho imparato che finché c'è vita c'è speranza e che
bisogna sempre cercare di andare avanti godendo al meglio di quello che abbiamo.
È importante però che ognuno trovi la soluzione più adatta
alle sue esigenze. Io ho voluto condividere la mia esperienza di San Candido, che
per me è sicuramente la “cura” più adeguata,
per Mariella, l’altra giovane donna affetta da M.C.S. intervistata
durante la trasmissione, è la terapia disintossicante a cui si sottopone in un ospedale di Londra, per altri potrebbe essere un’isola in mezzo
al mare.
Dico questo perché qualcuno mi ha detto di non consigliare troppo
la montagna perché c'è anche chi è allergico alle conifere. Io ho
parlato e parlo della mia esperienza sperando che possa essere d’aiuto ad altri,
ma, ovviamente, come ha anche sottolineato il professor Genovesi durante la
trasmissione, ogni malato è un caso a sé. È chiaro un malato di M.C.S. con altre patologie deve trovare un’altra “cura”, ma lo sa già di suo.
Colgo l'occasione per ringraziare Linda Celani, giornalista
di Raiuno, per la sua cortesia e professionalità. Per me è stato davvero un
piacere fare la sua conoscenza.
E perché sappia di essere sempre nel mio cuoricino, mando un
saluto anche al mio grande Amore Marco.
Sara
lunedì 27 gennaio 2014
Domani, 28 gennaio, Sara in tv a La vita in diretta
Dopo la pubblicazione dell'articolo sull'Eco di Bergamo di cui abbiamo scritto nel blog precedente, Sara è stata contattata dalla redazione de "La vita in diretta" e una troupe è andata a San Candido per intervistarla.
La si potrà così conoscere più da vicino seguendo la puntata di domani, martedì 28 gennaio. La trasmissione dura dalle 15,30 alle 18,30, ma probabilmente si parlerà di M.C.S. intorno alle 16.
Patrizia
La si potrà così conoscere più da vicino seguendo la puntata di domani, martedì 28 gennaio. La trasmissione dura dalle 15,30 alle 18,30, ma probabilmente si parlerà di M.C.S. intorno alle 16.
Patrizia
mercoledì 22 gennaio 2014
Vivevo rinchiusa, ora sono rinata
A San Candido oggi c'è un bellissimo cielo azzurro e il clima è abbastanza mite. Il sole mi riscalda anche il cuore, quando c'è mi dà una
marcia in più e mi fa vedere le cose da un altro punto di vista.
Finalmente dopo tre giorni con una fortissima emicrania e
malessere generale mi sono ripresa. Il fatto di stare male anche qui mi ha un
po’ spaventata, ma d’altra parte so che può succedere, perché sto meglio ma non
sono guarita, e questa è stata la prima crisi importante dopo tre mesi di
montagna.
Qui conduco una vita normale, quando parlo di normalità
naturalmente parlo da un punto di vita personale, mi rendo conto che la mia
normalità si allontana molto da quella delle altre persone, ma a me va
benissimo comunque.
Insomma capita di scivolare, ma poi bisogna rialzarsi e
andare avanti.
La settimana scorsa l'Eco di Bergamo ha pubblicato un altro articolo di Angelo Monzani su di me e sulla M.C.S. Questo mi ha fatto pensare a quante cose sono
cambiate in questo ultimo anno. San Candido è stata la prova che i desideri si avverano,
quindi non bisogna mai perdere le speranze ma credere che c'è sempre del bello
che ci attende se abbiamo la forza e la costanza d’inseguire i nostri sogni.
Ringrazio L'Eco di Bergamo e il comune di Calusco d'Adda per
tutto quello che fanno e hanno fatto per
me.
E voglio anche ringraziare il mio ragazzo, mia mamma e mio
fratello che contribuiscono quotidianamente a rendere la mia vita migliore.
Sara
giovedì 9 gennaio 2014
2014, anno decisivo?
Tanto per (ri)cominciare: Buon Anno.
Facendo il punto della situazione, non si può nascondere che
la vita di Sara, rispetto al periodo in cui avevamo aperto questo blog, è
notevolmente migliorata. Ha infatti
concluso il 2013 nell’appartamentino preso in affitto a San Candido, dove ha
iniziato una nuova vita raggiungendo così il suo obiettivo primario. In quel
paese, con l’aria pulita di montagna, la sua salute trova giovamento e, sempre
con le consuete precauzioni, può uscire
di casa, stare in mezzo alla gente e inserire nella sua dieta qualche nuovo
alimento.
Ha preso confidenza con la neve e soprattutto con il freddo
al quale non era abituata e con uno stile di vita diverso. Come sempre succede,
nei cambiamenti si trovano aspetti positivi e negativi, ma i primi nel suo caso
sono decisamente più importanti. E se tutto questo è potuto accadere, lo si
deve anche a chi non si è voltato dall’altra parte. Grazie!
Invece di tessere la tela come Penelope in attesa di Ulisse, in questo inizio
d’anno Sara, aspettando che anche Marco si trasferisca, “tesse” la trama del
libro a pieno ritmo.
- comprensibile del resto godersi quel senso di libertà che le ha dato la nuova
vita - ma non abbiamo certo abbandonato l’idea di scrivere la sua storia per
diffondere la conoscenza della Sensibilità Chimica Multipla e per mandare un
messaggio di speranza a tutti con l’invito a non arrendersi mai. Il 2014 sarà
l’anno decisivo? Lo speriamo vivamente.
Patrizia
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