La settimana scorsa tramite la trasmissione di Raiuno “La vita
in diretta” mi è stata data l'opportunità di condividere la mia storia con i
telespettatori di un’emittente nazionale.
Questo è il link per chi ha perso la puntata o voglia
condividerla o rivederla
(http://www.youtube.com/watch?v=7vBZRYpgr3U&feature=youtu.be).
Il messaggio che ho voluto dare è che non bisogna mai farsi
prendere dallo sconforto; ho imparato che finché c'è vita c'è speranza e che
bisogna sempre cercare di andare avanti godendo al meglio di quello che abbiamo.
È importante però che ognuno trovi la soluzione più adatta
alle sue esigenze. Io ho voluto condividere la mia esperienza di San Candido, che
per me è sicuramente la “cura” più adeguata,
per Mariella, l’altra giovane donna affetta da M.C.S. intervistata
durante la trasmissione, è la terapia disintossicante a cui si sottopone in un ospedale di Londra, per altri potrebbe essere un’isola in mezzo
al mare.
Dico questo perché qualcuno mi ha detto di non consigliare troppo
la montagna perché c'è anche chi è allergico alle conifere. Io ho
parlato e parlo della mia esperienza sperando che possa essere d’aiuto ad altri,
ma, ovviamente, come ha anche sottolineato il professor Genovesi durante la
trasmissione, ogni malato è un caso a sé. È chiaro un malato di M.C.S. con altre patologie deve trovare un’altra “cura”, ma lo sa già di suo.
Colgo l'occasione per ringraziare Linda Celani, giornalista
di Raiuno, per la sua cortesia e professionalità. Per me è stato davvero un
piacere fare la sua conoscenza.
E perché sappia di essere sempre nel mio cuoricino, mando un
saluto anche al mio grande Amore Marco.
Sara
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