Finalmente ci siamo, conto i giorni che mi separano dall’uscita
del libro. Non vedo l'ora di poterlo tenere in mano e sfogliarlo. Non posso
ancora credere che tutto questo sia vero. Nel frattempo mi preparo
psicologicamente per tornare a casa per le presentazioni che terremo a Calusco
e a Merate i primi di novembre.
Marco mi dice che non vede l'ora che tutto sia finito:
“Immagino come sarai lunatica in quei giorni” mi dice scherzando, anche se non
so quanto scherza.
Io mi sento sempre più emozionata.
È la stessa emozione che avevo quando ho aperto il negozio di
parrucchiera, ho la sensazione che tutto sia possibile, mi sento viva.
Ultimamente le cose non sono andate un granché bene, mi preoccupa il pensiero di dover tornare a casa se mio fratello non trovasse un
lavoro qui in Trentino.
Ma poi quando vedo quello che sto facendo con Patrizia, ossia
pubblicare un libro, mi rendo conto che i sogni possono diventare realtà.
Sono fortunata ad avere un compagna di viaggio come Patrizia,
senza di lei
questa fantastica avventura non sarebbe neanche partita.
Voglio ringraziare Francesca e “Il giornale di Merate” per
aver pubblicato un articolo che parla di me, del libro e soprattutto della
malattia.
Sara
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