lunedì 1 luglio 2013

Vivo in una sala d'attesa


I problemi cominciano a tornare; davanti alla mia camera hanno asfaltato la strada e il mio vicino sta preparandosi a dipingere il balcone. Mi sento ogni giorno di più scivolare in un oblio infinito.
Inoltre mi sembra di trascorrere la mia vita in una grande sala d'aspetto, in attesa di qualcosa o qualcuno.
Aspetto che mi facciano da mangiare, la spesa, che mi telefonino (quando lo faccio io sbaglio sempre i momenti) oppure che mi mandino un messaggino, per la serie sì, siamo molto impegnati, per noi altri la vita va avanti ma comunque ho trovato il tempo per pensarti e scriverti, o ancora meglio che mi vengano a trovare.
Devo sempre aspettare gli altri per fare qualsiasi cosa.La mia vita è ferma in una sala d'attesa, solo che non so bene che cosa sto aspettando.
Quando sto male tendo a perdere la realtà delle cose, un piccolo sassolino diventa un grosso, enorme macigno e vorrei  solo vicino a me le persone che amo. Purtroppo non sempre questo è possibile per impegni come dire inderogabili. Io sono arrivata a pensare che sono ormai talmente abituati a vedermi stare male che non ci fanno più caso, a volte riesco a non soffrire più per questa cosa, altre invece ometto di dire che sto male così ho la scusa che non lo sapevano.
Vorrei solo per un giorno prendere una pausa dal mio corpo e da questa malattia che troppe volte prende il sopravvento sulla mia vita.
Una volta ero forte, ero pronta ad affrontare il mondo con le unghie e con i denti, ora non mi riconosco più: ho paura di fare qualsiasi cosa, ho paura perfino di toccare una persona senza guanti, ho il terrore di aprire una finestra.
Ma la cosa peggiore è mangiare. Ormai mi sveglio con l'ansia di mangiare perché in questi ultimi tre giorni tutte le volte che lo faccio succede qualcosa, o mi prude la pelle, o la gola tende a gonfiarsi mentre tutta la bocca interna pizzica e diventa rossa oppure, come stasera, mi formicolano la guancia e la gola e mi prude la pelle, il tutto accompagnato da un fortissimo mal di testa.
Già non è il massimo della vita mangiare da soli, ma farlo quando si hanno questi problemi è terribile.
Credo che un giorno deciderò semplicemente di smettere di mangiare.
La cosa peggiore della paura di mangiare è però la fame.
Marco è sempre al mio fianco e cerca di non farmi mancare niente ma è molto preso per il lavoro tanto che a volte passano giorni senza vederlo e sentendolo pochissimo.
Ammetto che in questo momento il mio umore non è dei migliori, non è che vedo tutto nero ma mi sento un po’ sola. Penso sia comprensibile
                                                                     Sara

3 commenti:

  1. cara anch'io aspetto un tuo messaggino, ogni martedi aspetto di leggere qualcosa di te e poi sto aspettando questo libro, dai dai dai
    Aspetto che tu vada a San candido, non per non vederti qui ma per chissà per venire a trovarti libera da orari e impegni, che aimè ci sono....
    baci cara.

    aspetto un tuo sms ok?

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  2. Sì, è comprensibile Sara avere questi momenti "down" di morale, sopratutto quando si è un pò soli e non ci si sente bene fisicamente.... più che comprensibile.
    Mi auguro sempre che tu possa partire per San Candido e stabilirti lì definitivamente, con Marco al tuo fianco. Spero anche che possiate trovare un editore per il vostro libro e che questo possa uscire presto in libreria.
    Nel mio piccolo ti seguo e ti sono vicino Sara..... ti abbraccio forte forte e ti auguro che i tuoi desideri si realizzino completamente.

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  3. Grazie Marco, lo spero tanto anch'io.
    Ti abbraccio Sara

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