Il rientro è sempre la parte peggiore di una vacanza, nel mio
caso vuol dire ritornare a essere prigioniera nelle quattro mura della mia
stanza.
Come sempre siamo partiti di notte per incontrare meno
veicoli sulla strada. Certo questa volta c'era anche Marco per cui abbiamo
caricato tutti i bagagli sulla sua auto e questo mi ha reso il viaggio meno
pesante.
Inoltre, ho tenuto per tutto il tempo la mascherina sul viso
e il mio magico tappetino sullo stomaco per aiutarmi a stare meglio. Sono anche
riuscita ad appisolarmi per un momento, poi, arrivata a Ponte Oglio, mi sono
svegliata di soprassalto perché mi mancava l'aria. Mi sono guardata in giro e
mi sono detta “Ok, ci siamo, eccomi ripiombare nel mio tunnel.”
Tornata a casa per me l'aria in paese era irrespirabile,
pesante.
Quella notte ho faticato a dormire dato il raspino continuo
che avevo in gola.
La tristezza che ho nel cuore viene sostituita dai bei
ricordi dei giorni appena trascorsi a San Candido e dalle persone che
quotidianamente mi stanno vicino.
So che devo avere pazienza e che a breve il mio sogno
diventerà realtà o per lo meno è quello che mi dico sempre, ma mi sembra tutto
così bello che, se devo essere sincera, ogni tanto mi chiedo se tutto questo è
destinato a realizzarsi e se veramente me lo merito.
Nel frattempo ringrazio, incrocio le dita e prego che Dio me
la mandi buona.
Nei prossimi giorni racconterò qualche cosa della mia vacanza.
Sara
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