In questi giorni ho fatto una
cosa che non avrei mai voluto fare e che ho rimandato da troppo tempo: mi sono
liberata dei vestiti che non potrò più indossare dato che non sono
completamente in fibre naturali.
Penso che ciascuno di noi tenga
nell'armadio abiti che non userà più. Sono cimeli o feticci in grado di far
rivivere periodi che amiamo della nostra vita.
Gli indumenti dicono molto di noi, della nostra personalità e del nostro
carattere.
La malinconia e i ricordi si sono
così impadroniti di me. Quel vestito l'ho messo a Capodanno, quei pantaloni li
ho indossati al mio primo colloquio di lavoro (sì, ok, forse questo indumento
andava buttato ancora prima di ammalarmi) e poi c'è quella maglietta che
piaceva tanto a papà…
Con la mascherina sul viso e le
mani protette dai guanti di cotone, ho riposto i miei ricordi in un sacchetto.
Sono però convinta che sia
necessario liberarsi del vecchio per dare spazio al nuovo, quindi metto al
bando i sentimentalismi e con fiducia mi affido al presente e alla vita che un
giorno sono certa mi sorriderà di nuovo.
Sara
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