Quando la scorsa primavera ho iniziato questo progetto con lo
scopo di scrivere il libro con Sara non avevo la minima idea che sarei arrivata
fin qui.
Qui dove? Qualcuno chiederà.
Qui: a scoprire che questo blog ha superato abbondantemente i
3000 accessi (ricordo ancora quando ho brindato ai primi mille, pensando che fosse già un pregevole traguardo). A questo numero considerevole di accessi dobbiamo
aggiungere poi coloro che si tengono informati leggendo settimanalmente la
nostra newsletter.
Qui: a incontrare per strada persone che mi chiedono di Sara
e del nostro libro, a ricevere mail che plaudono al nostro lavoro.
Qui: ad avere instaurato con Sara un rapporto bellissimo,
grazie al quale possiamo lavorare con serietà, ma anche scherzare e prenderci
in giro, fare a gara a chi ha più idee nuove e non immusonirci se qualche volta
non ci troviamo d’accordo.
Qui: a dire che effettivamente la forza di volontà e
l’ottimismo danno una grande carica e la capacità di risollevarsi nei periodi
bui. A proposito, Sara ha aperto una pagina su Facebook intitolata, neanche a
farlo apposta, In punta di penna Usb,
dove scrive solo pensieri positivi per “dare
speranza a chi di speranza non ne ha più, a chi si sente solo e sconfitto dalla
vita”.
Qui: a conoscere la storia di diverse persone che, come
Sara, hanno avuto dal destino un cammino
difficoltoso da compiere, ma non per questo si sono abbattute e lottano per se
stesse e per gli altri.
Qui: a pensare che l’aiuto di ciascuno è una piccola goccia,
ma guai se non ci fosse.
E il libro da cui eravamo partite? Siamo arrivate in fondo e
abbiamo… ricominciato daccapo, nel senso che abbiamo deciso di approfondire
alcuni temi, ma siamo quasi al traguardo e non vedo l’ora d’iniziare a
contattare qualche casa editrice per sapere se c’è interesse a pubblicarci.
Tutto questo non mi sembra poco e l’ho avuto perché un giorno
ho deciso… di non
farmi solo gli affari miei.
Patrizia
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