lunedì 3 febbraio 2014

La vita in diretta: ad ognuno la sua cura

La settimana scorsa tramite la trasmissione di Raiuno “La vita in diretta” mi è stata data l'opportunità di condividere la mia storia con i telespettatori di un’emittente nazionale.
Questo è il link per chi ha perso la puntata o voglia condividerla o rivederla
 (http://www.youtube.com/watch?v=7vBZRYpgr3U&feature=youtu.be).
Il messaggio che ho voluto dare è che non bisogna mai farsi prendere dallo sconforto; ho imparato che finché c'è vita c'è speranza e che bisogna sempre cercare di andare avanti godendo al meglio di quello che abbiamo.
È importante però che ognuno trovi la soluzione più adatta alle sue esigenze. Io ho voluto condividere la mia esperienza di San Candido, che per me è sicuramente la “cura” più adeguata,  per Mariella, l’altra giovane donna affetta da M.C.S. intervistata durante la trasmissione, è la terapia disintossicante a cui si sottopone in un ospedale di Londra, per altri potrebbe essere un’isola in mezzo al mare.
Dico questo perché qualcuno mi ha detto di non consigliare troppo la montagna perché c'è anche chi è allergico alle conifere. Io ho parlato e parlo della mia esperienza sperando che possa essere d’aiuto ad altri, ma, ovviamente, come ha anche sottolineato il professor Genovesi durante la trasmissione, ogni malato è un caso a sé. È chiaro un malato di M.C.S. con altre patologie deve trovare un’altra “cura”, ma lo sa già di suo.
Colgo l'occasione per ringraziare Linda Celani, giornalista di Raiuno, per la sua cortesia e professionalità. Per me è stato davvero un piacere fare la sua conoscenza.
E perché sappia di essere sempre nel mio cuoricino, mando un saluto anche al mio grande Amore Marco.

                                         Sara


lunedì 27 gennaio 2014

Domani, 28 gennaio, Sara in tv a La vita in diretta

Dopo la pubblicazione dell'articolo sull'Eco di Bergamo di cui abbiamo scritto nel blog precedente, Sara è stata contattata dalla redazione de "La vita in diretta" e una troupe è andata a San Candido per intervistarla.
La si potrà così conoscere più da vicino seguendo la puntata di domani, martedì 28 gennaio. La trasmissione dura dalle 15,30 alle 18,30, ma probabilmente si parlerà di M.C.S. intorno alle 16.
Patrizia

mercoledì 22 gennaio 2014

Vivevo rinchiusa, ora sono rinata

A San Candido oggi c'è un bellissimo cielo azzurro e il clima è abbastanza mite. Il sole mi riscalda anche il cuore, quando c'è mi dà una marcia in più e mi fa vedere le cose da un altro punto di vista.
Finalmente dopo tre giorni con una fortissima emicrania e malessere generale mi sono ripresa. Il fatto di stare male anche qui mi ha un po’ spaventata, ma d’altra parte so che può succedere, perché sto meglio ma non sono guarita, e questa è stata la prima crisi importante dopo tre mesi di montagna. 
Qui conduco una vita normale, quando parlo di normalità naturalmente parlo da un punto di vita personale, mi rendo conto che la mia normalità si allontana molto da quella delle altre persone, ma a me va benissimo comunque.
Insomma capita di scivolare, ma poi bisogna rialzarsi e andare avanti.
La settimana scorsa l'Eco di Bergamo ha pubblicato un altro articolo di Angelo Monzani su di me e sulla M.C.S. Questo mi ha fatto pensare a quante cose sono cambiate in questo ultimo anno. San Candido è stata la prova che i desideri si avverano, quindi non bisogna mai perdere le speranze ma credere che c'è sempre del bello che ci attende se abbiamo la forza e la costanza d’inseguire i nostri sogni.
Ringrazio L'Eco di Bergamo e il comune di Calusco d'Adda per tutto quello che  fanno e hanno fatto per me.
E voglio anche ringraziare il mio ragazzo, mia mamma e mio fratello che contribuiscono quotidianamente a rendere la mia vita migliore.
            

                                                          Sara

giovedì 9 gennaio 2014

2014, anno decisivo?

Tanto per (ri)cominciare: Buon Anno.
Facendo il punto della situazione, non si può nascondere che la vita di Sara, rispetto al periodo in cui avevamo aperto questo blog, è notevolmente migliorata.  Ha infatti concluso il 2013 nell’appartamentino preso in affitto a San Candido, dove ha iniziato una nuova vita raggiungendo così il suo obiettivo primario. In quel paese, con l’aria pulita di montagna, la sua salute trova giovamento e, sempre con le consuete precauzioni,  può uscire di casa, stare in mezzo alla gente e inserire nella sua dieta qualche nuovo alimento.
Ha preso confidenza con la neve e soprattutto con il freddo al quale non era abituata e con uno stile di vita diverso. Come sempre succede, nei cambiamenti si trovano aspetti positivi e negativi, ma i primi nel suo caso sono decisamente più importanti. E se tutto questo è potuto accadere, lo si deve anche a chi non si è voltato dall’altra parte. Grazie! 
Invece di tessere la tela come Penelope in attesa di Ulisse, in questo inizio d’anno Sara, aspettando che anche Marco si trasferisca, “tesse” la trama del libro a pieno ritmo. 
In effetti ultimamente l’abbiamo abbastanza trascurato 
- comprensibile del resto godersi quel senso di libertà che le ha dato la nuova vita - ma non abbiamo certo abbandonato l’idea di scrivere la sua storia per diffondere la conoscenza della Sensibilità Chimica Multipla e per mandare un messaggio di speranza a tutti con l’invito a non arrendersi mai. Il 2014 sarà l’anno decisivo? Lo speriamo vivamente.


Patrizia

martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale

Ti auguro piccole cose
ma che siano straordinarie per il tuo cuore
un amico sincero
un abbraccio per ogni dispiacere
un sorriso per ogni lacrima
il sollievo da ogni dolore
un sogno per ogni delusione
e momenti di consolazione
di sapere combattere con dignità
di non arrenderti alla prima avversità
Sara e Patrizia
di trovare nel buio della vita
una luce accesa
di saper ascoltare oltre al “sentire”
di saper guardare oltre al “vedere”
di trovare nella disperazione
la forza di continuare
ti auguro di saper cogliere
la bellezza delle piccole cose
di saperle vivere
e di farlo intensamente

martedì 10 dicembre 2013

Attenti ai Krampus

Questa settimana le strade di San Candido si sono riempite di Krampus, uomini-diavoli muniti di campanacci e fruste che si aggirano per il paese alla ricerca di bambini cattivi.
La leggenda racconta che nei periodi di carestia i ragazzi dei paesi di montagna si travestivano con pelli di animali e piume, coprendo il viso con maschere raffiguranti caproni e così, irriconoscibili, andavano in giro spaventando gli abitanti dei paesi vicini, saccheggiandoli anche di provviste necessarie per la stagione invernale. Un giorno però i giovani si accorsero che in mezzo a loro, approfittando del suo reale volto diabolico, c'era il diavolo in persona, riconoscibile solo dalle zampe a forma di zoccolo di capra. Per esorcizzare il diavolo venne quindi chiamato il vescoco Nicolò.
Sconfitto il demone, i giovani continuarono a sfilare lungo le strade dei paesi accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male non più per depredare e derubare, ma per portare i doni ai buoni o per punire i bambini cattivi.
Da qui nasce la tradizione che vede i Krampus aggirarsi per le vie del paese finché non appare San Nicolò, che si festeggia il 5 di dicembre, accompagnato dai suoi angeli a placcare gli animi selvaggi e violenti. Per questa occasione nel centro paese di San Candido, San Nicolò insieme ai suoi angeli e ai Krampus consegnano dei sacchettini contenenti dolcetti. 
Sono rimasta molto affascinata da questa tradizione che rende ancora più tipica queste zona. Ogni volta che vado in piazza, circondata da mille luci natalizie, musica e mille novità, mi perdo in un cumulo di emozioni.
Il 6 di dicembre si è aperta la stagione sciistica, il paese palpita, pieno di persone e di vita,
e non si può fare a meno di sorridere, mentre aspetto con amore e serenità l'arrivo di Marco...

                                                Sara

lunedì 2 dicembre 2013

L'Avvento in Val Pusteria

Chi mi ha visto quando sono arrivata a San Candido a ottobre e mi rincontra ora mi dice che non sembro più la stessa persona, sia moralmente che fisicamente, infatti mi sento molto bene, anzi mi sembra di essere proprio un’altra, recupero ogni giorno in salute e in allegria.
In più si sta avvicinando il Natale facendomi sentire come un piccolo elfo natalizio che saltella a destra e a sinistra cantando canzoni a tema. Adoro questa festa, è la mia preferita e in assoluto quella che considero più importante, Natale per me è sinonimo di famiglia.
Il calendario dell'Avvento a Villabassa
Qui in Val Pusteria, poi, c’è un’atmosfera da favola.  Il primo di dicembre a Villabassa, un paese distante pochi chilometri da San Candido, s’inaugura un particolare e suggestivo calendario dell'Avvento. Le finestre del Municipio e di alcune case attorno alla piazza vengono oscurate e numerate e nei ventiquattro giorni che precedono il Natale, alle ore 18, si accende una luce che proietta immagini di dipinti di pittori o disegni degli alunni della scuola elementare, trasformando così l'intera piazza in un enorme calendario pubblico dell'Avvento.
Anche l’'intero paese di San Candido è in festa, ci sono luci ovunque e il mio cuore è colmo di felicità. L’unico neo è la lontananza dalle persone che amo, a volte la mancanza è cosi forte che non mi sembra solo fisica, è come se, non avendomi accanto, si dimenticassero di me, anche se so per certo che la realtà è tutta un’altra cosa.
Marco purtroppo la settimana scorsa, a causa del lavoro, non ha potuto venire da me, forse viene questa settimana, lo spero perché mi manca tantissimo, so che tutto quello che fa lo fa per me ma è difficile stare lontani quando non ci sono alternative.
Io intanto, secondo la tradizione della mia famiglia, la prima domenica di dicembre ho inaugurato la corona dell'Avvento, una ghirlanda fatta con i rami di pino intrecciati a forma circolare adornata con quattro candele da accendere una dopo l’altra nelle domeniche che precedono il Natale. Finalmente posso onorare completamente questa usanza e ho già acceso, pur fuori dalla finestra, la prima candela. Per tre anni ho dovuto guardare la corona senza la luce delle candele il cui fumo mi creava problemi di salute.
Come sempre ringrazio chi mi segue e auguro un buon inizio Avvento a tutti.
                                                       Sara