Nel mese di giugno è arrivato
l’ultimo accredito dell'aiuto economico che mi dava il comune di Calusco d'Adda
per pagare l'affitto qui a San Candido.
Sono molto preoccupata e ho
tanta paura di non farcela, ma non voglio tornare a casa e ricominciare tutto
da capo.
Rivolgendomi alle strutture
qui in Alto Adige, dove ho spostato la mia residenza, ho avuto la sorpresa di
sapere che mi danno meno della metà di quello di cui avrei bisogno per avere una vita
dignitosa. La pensione di invalidità e l'assegno di accompagnamento mi bastano
a sufficienza per pagare l'affitto.
Da una parte sono fortunata
perché c’è mia mamma ad assistermi, dato
che richiedo ancora di un’assistenza costante, e quindi non sono costretta ad
affidarmi ad una badante che non saprei certamente come pagare.
Dall'altra parte però il
comune dove abito ora dice che essendo la mamma mia convivente (non per sua
scelta dato che una casa lei ce l'ha) deve pagare metà dell'affitto, cosa che
non può fare. In alternativa dovrei vivere da sola (magari potessi fare quello
che possono fare tutti!) allora il comune mi darebbe ciò di cui ho bisogno.
Mia mamma praticamente
dovrebbe pagare un affitto che economicamente non può sostenere per restare qua
a curarmi. Dalle mie parti si dice cornuta e mazziata.
È difficile fare i conti con
una malattia che ti toglie la possibilità di essere indipendente. Dover
mendicare per poter mangiare o sentirsi in colpa per aver comprato qualcosa che
non è strettamente necessario come una formina per fare i biscotti, una teglia
o un paio di calze.
Spero tanto che mio fratello
riesca a trovare lavoro qui in Val Pusteria in modo da potersi trasferire definitivamente e
finalmente farcela da soli, anzi faccio un appello: SE QUALCUNO AVESSE
BISOGNO DI UN LAVORATORE SERIO E AFFIDABILE IN QUESTE ZONE NON ESITI A CONTATTARMI.
Non mi scoraggio e vado avanti
a costo di mangiare solo zucchine, con i chili che ho preso questo inverno un
po’ di dieta male non mi fa. Cerco
sempre di vedere il buono in ogni situazione anche se è difficile, la voglia di
farcela è troppa per mollare.
Ringrazio quindi l'Associazione
Volontari Assistenza Ammalati e Anziani Onlus di Calusco d'Adda che ha deciso
di tenere aperta una raccolta fondi per chi volesse aiutarmi. Il conto è
intestato a: Volontari Assistenza Ammalati e Anziani Onlus
IBAN: IT38P0542852720000000051681
- casuale: Progetto Sollievo Sara.
Ringrazio chiunque voglia
farlo e anche chi vorrebbe ma non può.
Un grazie di cuore
Sara
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