martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale

Ti auguro piccole cose
ma che siano straordinarie per il tuo cuore
un amico sincero
un abbraccio per ogni dispiacere
un sorriso per ogni lacrima
il sollievo da ogni dolore
un sogno per ogni delusione
e momenti di consolazione
di sapere combattere con dignità
di non arrenderti alla prima avversità
Sara e Patrizia
di trovare nel buio della vita
una luce accesa
di saper ascoltare oltre al “sentire”
di saper guardare oltre al “vedere”
di trovare nella disperazione
la forza di continuare
ti auguro di saper cogliere
la bellezza delle piccole cose
di saperle vivere
e di farlo intensamente

martedì 10 dicembre 2013

Attenti ai Krampus

Questa settimana le strade di San Candido si sono riempite di Krampus, uomini-diavoli muniti di campanacci e fruste che si aggirano per il paese alla ricerca di bambini cattivi.
La leggenda racconta che nei periodi di carestia i ragazzi dei paesi di montagna si travestivano con pelli di animali e piume, coprendo il viso con maschere raffiguranti caproni e così, irriconoscibili, andavano in giro spaventando gli abitanti dei paesi vicini, saccheggiandoli anche di provviste necessarie per la stagione invernale. Un giorno però i giovani si accorsero che in mezzo a loro, approfittando del suo reale volto diabolico, c'era il diavolo in persona, riconoscibile solo dalle zampe a forma di zoccolo di capra. Per esorcizzare il diavolo venne quindi chiamato il vescoco Nicolò.
Sconfitto il demone, i giovani continuarono a sfilare lungo le strade dei paesi accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male non più per depredare e derubare, ma per portare i doni ai buoni o per punire i bambini cattivi.
Da qui nasce la tradizione che vede i Krampus aggirarsi per le vie del paese finché non appare San Nicolò, che si festeggia il 5 di dicembre, accompagnato dai suoi angeli a placcare gli animi selvaggi e violenti. Per questa occasione nel centro paese di San Candido, San Nicolò insieme ai suoi angeli e ai Krampus consegnano dei sacchettini contenenti dolcetti. 
Sono rimasta molto affascinata da questa tradizione che rende ancora più tipica queste zona. Ogni volta che vado in piazza, circondata da mille luci natalizie, musica e mille novità, mi perdo in un cumulo di emozioni.
Il 6 di dicembre si è aperta la stagione sciistica, il paese palpita, pieno di persone e di vita,
e non si può fare a meno di sorridere, mentre aspetto con amore e serenità l'arrivo di Marco...

                                                Sara

lunedì 2 dicembre 2013

L'Avvento in Val Pusteria

Chi mi ha visto quando sono arrivata a San Candido a ottobre e mi rincontra ora mi dice che non sembro più la stessa persona, sia moralmente che fisicamente, infatti mi sento molto bene, anzi mi sembra di essere proprio un’altra, recupero ogni giorno in salute e in allegria.
In più si sta avvicinando il Natale facendomi sentire come un piccolo elfo natalizio che saltella a destra e a sinistra cantando canzoni a tema. Adoro questa festa, è la mia preferita e in assoluto quella che considero più importante, Natale per me è sinonimo di famiglia.
Il calendario dell'Avvento a Villabassa
Qui in Val Pusteria, poi, c’è un’atmosfera da favola.  Il primo di dicembre a Villabassa, un paese distante pochi chilometri da San Candido, s’inaugura un particolare e suggestivo calendario dell'Avvento. Le finestre del Municipio e di alcune case attorno alla piazza vengono oscurate e numerate e nei ventiquattro giorni che precedono il Natale, alle ore 18, si accende una luce che proietta immagini di dipinti di pittori o disegni degli alunni della scuola elementare, trasformando così l'intera piazza in un enorme calendario pubblico dell'Avvento.
Anche l’'intero paese di San Candido è in festa, ci sono luci ovunque e il mio cuore è colmo di felicità. L’unico neo è la lontananza dalle persone che amo, a volte la mancanza è cosi forte che non mi sembra solo fisica, è come se, non avendomi accanto, si dimenticassero di me, anche se so per certo che la realtà è tutta un’altra cosa.
Marco purtroppo la settimana scorsa, a causa del lavoro, non ha potuto venire da me, forse viene questa settimana, lo spero perché mi manca tantissimo, so che tutto quello che fa lo fa per me ma è difficile stare lontani quando non ci sono alternative.
Io intanto, secondo la tradizione della mia famiglia, la prima domenica di dicembre ho inaugurato la corona dell'Avvento, una ghirlanda fatta con i rami di pino intrecciati a forma circolare adornata con quattro candele da accendere una dopo l’altra nelle domeniche che precedono il Natale. Finalmente posso onorare completamente questa usanza e ho già acceso, pur fuori dalla finestra, la prima candela. Per tre anni ho dovuto guardare la corona senza la luce delle candele il cui fumo mi creava problemi di salute.
Come sempre ringrazio chi mi segue e auguro un buon inizio Avvento a tutti.
                                                       Sara